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Messaggio di avviso

 

lo si respira, lo si sente sugli occhi, nei capelli, nel petto. L'aria ha un sapore umido e fresco.

Le case della gente che torna dalla villeggiatura si riaprono sulle terrazze ancora impolverate dalla trascorsa estate cittadina. Il fiume passa giallo e colmo di acqua fresca. I negozi, all'ora del tramonto, splendono di lampade vivide.

Le lampade del principio dell'autunno mandano una luce netta, elettrizzante, che sembra spronare dolcemente la vita rendendola intensa e piacevole.

L'autunno si sente in tutte le cose, trasuda dall'asfalto cittadino, dai cornicioni dei vecchi palazzi, dalle sedie dei caffè ancora allineate sui marciapiedi, perfino dalla carta morbida dei giornali appena usciti frechi freschi, nelle edicole.

Le case sono tutte aperte al mattino a quest'aria leggera e dolce che sorvola piazze e giardini ed entra liberamente dalle finestre spalancate.

L'autunno è fresco e un poco stanco e mette dei contorni netti a tutte le cose. Gli interni dei caffè si riempiono di un odore di pasticceria fitto e gustoso, e di fumo di sigaro; la gente vi si muove dentro con alacrità.

L'odore di certe giornate di ottobre sa di terra smossa, di fresche ghirlande, di giorno dei morti, di dolci inzuccherati e pesanti avvolti nel cellofan luccicante.

L'autunno si riconosce deliziosamente in questi odori.

 

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